Kail fece dunque la conoscenza di Shivark, un assassino draconico in perfetto stile. Il mezzelfo capì che le informazioni che aveva carpito negli ultimi anni su queste creature erano parzialmente sbagliate. Infatti era evidente che ne esistessero di razze diverse e che ciascuna dovesse avere le sue peculiarità, come gli umani rispetto agli elfi. Kraag, più alto e intelligente, doveva essere un leader. Shivark più basso e astuto, era probabilmente un sicario. Come quello che aveva tentato di assassinare Rammesty e che era appena sparito dalla stanza. Certo le origini di questi strani e inquietanti ibridi restavano sconosciute, ma almeno aveva appreso una informazione importante quel giorno. Sempre che fosse sopravvissuto, certo.
Tuttavia il mezzelfo non ebbe tempo di speculare troppo su questi nuovi sviluppi: Kraag arrivò subito al punto: il suo padrone era molto interessato a parlare con la sua amica Estellen e lui avrebbe dovuto convincerla ad accettare questo invito.
Kraag sapeva che loro sarebbero dovuti andare a Vantal, ed è per questo che disse a Kail di contattare un certo Dorian, una volta giunti a palazzo. Lui avrebbe organizzato l’incontro tra il suo padrone e la sua amica.
Kail sapeva bene che accettare avrebbe significato mettere a rischio la vita dei suoi amici, ma che altro poteva fare? La tensione salì alle stelle, al punto che si sentì vorticare la testa e il respiro affannato. Poi non capì più niente. Quando riprese coscienza, aveva una spada insanguinata in mano. Il grosso umano giaceva in terra con una gamba mozzata, l’orco stava tentando di rimettersi in piedi, ed uno dei due balestrieri era stato sgozzato e buttato da un lato.
Shivark stava per aggredirlo, quando Kraag alzò una mano per fermarlo. Shivark obbedì, limitandosi a fa cessare per sempre le urla strazianti dell'uomo agonizzante per terra utilizzando una piccola balestra. Kraag assottigliò gli occhi in maniera minacciosa e pretese una risposta immediata alla proposta che aveva fatto al mezzelfo.
Kail accettò, ma a sua volta pose due condizioni. La prima era quella che i suoi due amici non avrebbero dovuto rischiare la vita in quell'incontro. L’altra era la testa di Roderick!
Kraag concesse due richieste su tre, anche se il mezzelfo aveva solo un vago sospetto sul perché il draconico parlasse di tre condizioni e non di due. Per cui annuì, recuperò il suo equipaggiamento e corse via dai suoi compagni contento di esser ancora vivo.
Stuard aveva raggiunto Estellen e le stava facendo scudo con il proprio corpo. La sua giovane amica stava messa male e la folla non ne voleva saperne di smettere di tirarle sassi. Fu solo in seguito all’imponente comando di Dougan, che sembrò superare il vociare di tutti i presenti, che quella follia si arrestò immediatamente. La gente sembrò svegliarsi da un incubo e le guardie approfittarono di quel momento di calma apparente per muoversi verso il posto di guardia.
Kail arrivò proprio in quel momento, quando i nani, gli elfi, le guardie e i suoi compagni, si erano radunati per andare verso la gendarmeria. Notando che due preti cercatori stavano continuando ad attizzare gli animi, gli si avvicinò minaccioso e gli promise di ucciderli senza pietà, se non si fossero andati immediatamente a rintanare dentro la loro lurida chiesa.
Così tutto rientrò, ma Estellen era stata ferita abbastanza seriamente ad una spalla.
Le guardie portarono il nutrito gruppo dentro il posto di guardia, ma anziché relegarli dentro una prigione, li sistemarono in sala mensa, che era spaziosa e abbastanza pulita. Lì Kail diede il primo soccorso alla giovane.
Per la prima volta vicini, Estellen notò quanta oscurità fosse latente nel suo compagno mezzelfo e fu tentata di parlarne con lui, ma quello non era il momento migliore e la conversazione fu dunque rimandata.
Il gruppo si assestò, mangiò qualcosa e provò a dormire qualche ora. All’alba sarebbero dovuti partire, perché tutti sapevano che Roderick non avrebbe certo mollato l’osso in maniera così facile. Ora era a colloquio con Ivor, ma tutti sospettavano come sarebbe andata a finire il loro feroce confronto: avrebbe vinto Roderick, perché il barone era troppo assoggettato alla sua volontà.
Tuttavia i colpi di scena non erano finiti e verso le quattro del mattino, una guardia entrò silenziosamente nel refettorio, portando con sé un ampio zaino e affidandolo a Kail. Il soldato aggiunse solo che un tizio incappucciato gli mandava i suoi più cordiali saluti.
Il mezzelfo afferrò lo zaino perplesso, lo aprì e quando scoprì che dentro c’era la testa di Roderick si alzò silenziosamente e lasciò subito il posto di guardia!
Nascondendosi nelle ombre, raggiunse la chiesa dei cercatori e lasciò lo zaino vicino l’entrata. Poi tornò dai suoi amici, gli raccontò cosa fosse successo e li spronò a sbrigarsi a prepararsi e partire, prima che si fosse aperta un’indagine nella quale loro sarebbero stati i primi indiziati!
Dougan disse loro che avrebbe pensato lui agli elfi, mentre Kail ringraziò Nanuke di essersi offerta ad accompagnarli a Silvanesti. Fortunatamente per lei, non sarebbe stato necessario.
Quindi i nostri eroi partirono velocemente da Langtree quando l’alba non era ancora sorta in cielo.
Nemmeno il tempo di percorrere alcuni chilometri, che la fortezza era in subbuglio: qualcuno aveva decapitato il sommo sacerdote della chiesa dei cercatori e nessuno sembrava immaginare chi potesse essere stato!